Propoli in medicina veterinaria e nelle patologie gastroenteriche

La propoli è costituita essenzialmente da polimeri di natura lipidica, di cui: 50% resine vegetali, 30% cere, 10% oli essenziali e aromatici, 5% pollini e 5% altre sostanze organiche. Tra le componenti bioattive ricordiamo le vitamine del gruppo B (piridossina, acido pantotenico, riboflavina e niacina), acidi organici (a. cinnamico, caffeico, ecc.), flavoni e flavonoidi (galangina, quercitina, apigenina, pinocembrina, kampferolo, ecc.).

La propoli è prodotta dalle api come disinfettante dell’alveare e, in effetti, è proprio la sua attività antimicrobica e antivirale a spiccare. La propoli ha attività antibatterica ad ampio spettro, con particolare efficacia su batteri Gram positivi come Staphylococcus ssp. e Streptococcus ssp., ma anche su Gram negativi come Helicobacter pylori; è attiva nei confronti di molti isolati clinici e verso ceppi multiresistenti con concentrazioni battericide spesso inferiori a 1 g/l. I flavonoidi come galangina e pinocembrina sono le molecole più attive della propoli e il meccanismo d’azione è legato alla loro capacità di danneggiare la parete cellulare batterica e di inibire la RNA polimerasi, enzima indispensabile per la replicazione dei microrganismi. In medicina veterinaria questo prodotto, come già illustrato per il miele, può divenire un’ottima fonte di prebiotici e probiotici anche per i nostri pets.

Nel settore veterinario riguardante l’assistenza sanitaria dei piccoli animali, il 30% delle visite ambulatoriali riguardano soggetti con patologie gastroenteriche e manifestazioni di vomito e diarrea. La maggior parte di queste patologie risultano essere alimento responsive, ma possono presentarsi in proporzione decrescente rispettivamente anche forme responsive agli immunosoppressori e altre forme idiopatiche. In tutte è sempre associata una disbiosi intestinale e anche nelle forme alimento responsive non adeguatamente trattate si può instaurare una progressiva atrofia dei villi intestinali deputati all’assorbimento dei nutrienti.

Come usare la propoli: Al fine di mitigare il sapore “amaro” di alcune formulazioni di propoli, questa (10 gocce di tintura madre di propoli con galangina>30 mg/ml) potrebbe essere miscelata con 1 cucchiaino di miele per un cane di 10 kg circa, al fine di nutrire i villi intestinali e di favorire il microbiota intestinale nella competitiva colonizzazione dell’intestino, ovviamente a discapito dei microrganismi patogeni del tratto gastroenterico del cane e del gatto.

Per approfondimenti e bibliografia https://www.accademiadiapiterapia.com/2024/04/06/propoli-in-medicina-veterinaria-approfondimenti/

a cura di Serena M.R. Tulini, medico veterinario, gruppo Api&Benessere

Lascia un commento