
In un articolo pubblicato il 28 luglio sulla rivista Current Biology (1) i ricercatori hanno dimostrato che nutrire i bombi con caffeina le aiuta a ricordare meglio l’odore di un fiore specifico. In precedenza è stato dimostrato che ai bombi piace la caffeina e visitano più frequentemente i fiori con caffeina per ottenerla. Ma questo è il primo studio che dimostra che consumare caffeina nel loro nido li aiuta effettivamente a trovare certi fiori fuori dal nido.
Scegliere il fiore migliore per il cibo non è così facile come sembra per bombi ed api perché hanno una visione a breve raggio, compensata da un olfatto potentissimo.
Gli scienziati sanno già che la caffeina, che si trova naturalmente in piante come il caffè e gli agrumi, gioca un ruolo nel convertire le api in fedeli clienti di fiori con caffeina.
Nell’esperimento si è somministrata caffeina nel loro nido mentre imparavano ad associare un odore specifico – una miscela di odori sintetici che imita il profumo di un fiore di fragola – con una deliziosa soluzione di zucchero. Una volta liberate i bombi visitavano maggiormente i fiori di fragola rispetto a quelli che trovavano sul loro volo.

Questo suggerisce che la caffeina ha avuto un impatto notevole nel migliorare la capacità delle api di riconoscere un fiore di fragola dal suo odore e di ricordare che ha il loro nettare desiderato. Ma l’effetto non è durevole: sembra cioè che imparano presto e presto dimenticano.
I ricercatori hanno anche notato che la caffeina ha avuto un effetto positivo sul numero di fiori che visitavano in un determinato lasso di tempo, il che suggerisce che la caffeina può anche migliorare le capacità di apprendimento motorio. Forse così potranno lasciare i fiori spontanei alle api, siano esse selvatiche o meno.
Fonte:
- Arnold et Al “Bumbles bees show an induced preference for flowers when primed with caffeinated nectar and a target floral odour” Current Biology 2021
a cura del dr. Piero Milella