
Le api, le farfalle, le vespe, i coleotteri, i pipistrelli, le mosche e i colibrì che distribuiscono il polline, vitale per la riproduzione di oltre il 75% delle colture alimentari e delle piante da fiore – tra cui il caffè, la colza e la maggior parte dei frutti – stanno visibilmente diminuendo in tutto il mondo, ma poco si sa delle conseguenze per le popolazioni umane e quelle animali.
La riduzione degli impollinatori potrebbe innescare un effetto domino su grande scala negli ecosistemi della Terra. Uno studio pubblicato di recente su Nature Ecology & Evolution (1), indica almeno quattro cause che determinano il continuo declino degli impollinatori:
- Distruzione dell’ambiente (inteso come ecosistema) in cui gli impollinatori vivono,
- Declino della possibilità d’intervento nella gestione del territorio, che vede una riduzione dei pascoli e aumento delle monoculture,
- L’uso diffuso dei pesticidi,
- I cambiamenti climatici costanti, sebbene ancora oggi i dati sono limitati.