8500 anni fa nasceva il primo apicoltore

Raccolta di miele in Nepal

Nei capitoli precedenti ho parlato delle immagini rupestri risalenti ai tempi dell’antico Egitto che, fin da quell’ epoca, legano gli umani alla dorata e dolce sostanza prodotta in natura dalle api, il miele.

Già a quei tempi, una arcaica caccia ai prodotti che offriva la natura, trovava un aiuto nelle api selvatiche con le larve nutrienti e digeribilissime. Il mestiere di apicoltore, infatti, colui che in un certo senso addomestica, detiene e gestisce gli alveari, iniziò nel periodo neolitico, circa 8500 anni fa.

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Le api, l’antropologia e l’evoluzione dell’uomo sapiens

Gli antropologi che studiano la dieta degli uomini preistorici concordano su un menù paleolitico basato sulla combinazione di proteine e grassi animali, alimenti vegetali, bacche, foglie e con un ricco dessert a base di larve, comprese quelle delle api e il miele che assumevano insieme alla cera, polline ecc. dei favi che predavano.

È proprio questa ricchezza e varietà alimentare, che ha consentito l’aumento di volume del cervello degli ominidi e discenderebbe il vantaggio competitivo degli appartenenti al genere Homo, rispetto ad altri animali con una dieta più rigida. Non sembra dunque un caso che alla riduzione della dentizione umana relativa al nono e forse il decimo molare, sintomo dell’innovazione culinaria con alimenti che necessitano di meno masticazione, sia coinciso un aumento della massa cerebrale. (Brace et al 1987, 1991; Leonard et al. 2OO7). Anche oggi nelle popolazioni non sviluppate, il loro apparato dentale non vive le malattie presenti nelle popolazioni moderne e industrializzate. 

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APOLLO, MELISSA E L’IMPORTANZA DELLE API

Divinità Bhramari Devi (dea delle api o dea di api nere)

Sappiamo che la corda dell’arco della divinità indiana dell’amore, Kama, quel che in occidente viene identificato come Eros o Cupido, era formata da una catena di api. Erano state loro, come abbiamo visto in un articolo precedente, a salvare il Mondo.

Nelle culture greca, latina e ittita, (popolo indoeuropeo che abitava la parte centrale dell’Asia Minore nel II millennio a.C., il più noto degli antichi popoli anatolici), le api compaiono in diversi miti legati alla rinascita e all’ira divina, le sacerdotesse di diversi culti venivano chiamate Melisse; fu una ninfa, Melissa, di cui Apollo si innamorò perdutamente, a insegnare ad Aristeo l’arte di allevare le api e agli uomini di come produrre l’idromele. Lo stesso Aristeo avrebbe appreso dalle ninfe l’allevamento degli animali e degli ulivi. Questa immagine mitologica offre lo spunto per comprendere come la pastorizia fosse assimilata alla cura delle api e dell’ulivo, cuore dell’economia mediterranea.

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