
Polline? Vade retro Satana. Certo che per un allergico al polline, mangiarlo è un po’ difficile da… mandare giù. Ma forse tra qualche tempo, potremo trovare nel banco frigo lo yogurt con il polline. La ricerca sui prodotti alimentari nuovi, sta spaziando verso una integrazione tra probiotici, lo yogurt o il kefir per esempio, e dei potenti prodotti naturali, per aggredire nuove platee di clienti attenti alle cure naturali.
Il polline è uno tra questi prodotti naturali. Certo, il miele e lo yogurt, accompagnato da mandorle o noci, potrebbe essere una soluzione economica e molto interessante, come spesso indichiamo da anni, ma la novità stuzzica e allora vediamo questa nuova proposta su cosa si basa.
In un lavoro scientifico appena pubblicato (1) è stata rinnovata l’osservazione che il polline può validamente essere considerato un prezioso integratore alimentare, dotato di proprietà terapeutiche, tra le quali quelle antibatteriche, antiossidanti, immunomodulanti e epatoprotettive. Solo per riportarne alcune. Molte sono le esperienze che convergono, da anni, su queste proprietà.
L’integrazione del polline con un probiotico potrebbe essere uno sbocco naturale, considerando che è sempre maggiore la conoscenza dell’asse intestino-fegato-cervello (ne faccio solo una sintesi, e chiedo scusa per la semplificazione), per cui i primi due organi condizionano il terzo, il quale, poi a sua volta, reagisce agli stimoli o segnali complessi percepiti in modo globale su tutto l’organismo. Per farla facile è come in un ombrello; il manico (intestino) e l’asta (il fegato) spingono un collare (i messaggi) fin su (il cervello) ad aprire le stecche legate al tessuto (gli organi) e voilà arriva la protezione dal sole o dalla pioggia.

E se pensiamo alla grandissima presenza di vitamine, enzimi, cofattori e minerali presenti nel polline, vita germinativa a tutti gli effetti, potremmo immaginare che con la potenza del probiotico ne risulta un buon connubio.
Un ulteriore ricerca (2), questa volta sui topi, con i quali condividiamo meccanismi biologici simili, si è indotta una intossicazione con acido propionico (PPA), che ha condotto ad una infiammazione cerebrale. Nei topi alimentati con polline e probiotici, i livelli infiammatori erano più modesti rispetto a quelli nutriti normalmente e sottoposti all’infiammazione. Le conclusioni dello studio sono che: ” il polline e il probiotico hanno dimostrato notevoli effetti combinati nel migliorare l’effetto neurotossico del PPA”. Nella stessa ricerca un dettaglio importante, riportato nel suo abstract, il prologo dello studio, si legge: “Il presente studio indica che il trattamento misto di probiotici e polline d’api può migliorare la scarsa disintossicazione, lo stress ossidativo e la neuroinfiammazione come meccanismi implicati nell’eziologia dell’autismo”. Se vi sembra poco…
NOTE:
- Nainu F, Masyita A, Bahar MA, Raihan M, Prova SR, Mitra S, Emran TB, Simal-Gandara J. Pharmaceutical Prospects of Bee Products: Special Focus on Anticancer, Antibacterial, Antiviral, and Antiparasitic Properties. Antibiotics (Basel). 2021 Jul 6;10(7):822. doi: 10.3390/antibiotics10070822. PMID: 34356743; PMCID: PMC8300842.
- Al Suhaibani A, Ben Bacha A, Alonazi M, Bhat RS, El-Ansary A. Testing the combined effects of probiotics and prebiotics against neurotoxic effects of propionic acid orally administered to rat pups. Food Sci Nutr. 2021 Jun 23;9(8):4440-4451. doi: 10.1002/fsn3.2418. PMID: 34401092; PMCID: PMC8358352.
a cura del dr. Piero Milella