
La fantasia degli Apicoltori e dei Gestori di B&B di campagna ha portato un contributo alla realizzazione di APIARI OLISTICI in Italia. La soluzione, oltre a poter contribuire alla diffusione dell’apicoltura nel nostro Paese, permette di aprire nuove opportunità di reddito, sviluppando una collaborazione tra varie figure professionali.
L’APIARIO OLISTICO è un termine generico per definire un ambiente chiuso a cui sono collegate delle arnie attive idonee per numerosi trattamenti naturopatici e attività olistiche come meditazione, respirazione, rilassamento, etc., oltre chiaramente alla didattica con le api in sicurezza. Questa idea consente di aggregare professionalità diverse e nel contempo stimolare l’apiturismo in Italia, parola ancora sconosciuta alla maggior parte dei tour operator nostrani.
Il gruppo APIEBENESSERE di WBA onlus ha iniziato da tempo con webinar a parlare dell’APIARIO OLISTICO come parte dei rimedi da proporre con i prodotti apistici. Sempre un maggior numero di amiche ed amici da tante parti d’Italia hanno avuto la possibilità di iniziare a sperimentare i potenziali benefici di questa struttura. Riprendiamo qui ed ora, per chi ha perduto le puntate precedenti dei webinar e i suggerimenti scaturiti in quelle occasioni (https://www.youtube.com/channel/UCToj4ImMj7-258ilqpXhbPg), chiarendo alcuni termini e così collaborare, con chi legge questo piccolo articolo, allo sviluppo “open source” dell’APIARIO OLISTICO.

Nell’APIARIO OLISTICO si combinano almeno due fattori che gli Apicoltori ben conoscono: il profumo meraviglioso delle arnie ed il ronzio delle api. Li abbiamo definiti APIAROMA e BEE HUMMING. Il primo è un mix di vapori che scaturisce direttamente dalla operatività delle api, perché frutto di aromi di tutti i prodotti presenti nell’arnia. Il secondo, il ronzio, sempre variabile come il flusso della vita dell’arnia, matura in essa a seconda delle operazioni delle api, reagendo alle provocazioni esterne; così oltre a generare essenzialmente un idioma per le api appartenenti a una stessa famiglia, provoca in chi lo ascolta uno stato di benessere, come nel caso del fruscio del vento tra i rami degli alberi o della risacca del mare; sono “suoni” naturali che, considerando i milioni di anni della nostra evoluzione di esseri umani, abbiamo “da poco” dimenticato come segnali d’ambiente. Suono e aroma sono fattori sinergici: si sommano cioè in modo complesso e possono apportare benefici che, al momento, sembrano essere appannaggio (in Italia) del solo Apicoltore. Così si sono andate sviluppando all’estero gli Apiari Olistici, ricevendo riconoscimenti straordinari.
La maggior parte delle strutture già avviate in Europa si qualificano come centro per l’apiterapia. Riporto un’immagine che proviene dalla Polonia (Ospedale neuropsichiatrico “Babinski” a Cracovia): è l’inaugurazione della “casetta per l’inalazione”, posizionata lì per gli effetti positivi sui sistemi nervoso, cardiocircolatorio e respiratorio(1). Senza allargare troppo il tema, basterebbe farsi un giro in internet e scoprire altre offerte simili in Germania, Slovenia e Serbia. In questo ultimo Paese la stampa riportava il primo “Api Inhale Center”, nei pressi di Banja Luka già quattro anni fa, con un commento curioso: “Il centro inalatorio Api è molto importante per i nostri cittadini che sono dovuti andare in Austria, Germania e Slovenia per questo tipo di terapia”. Si tratta comunque in questi casi di strutture con tanto di mascherine, gorgogliatori (sembrano quelli degli acquari) e tutt’altro che ambienti rilassanti. In effetti la Slovenia e la Germania (2) spiccano con le loro strutture recettive, più o meno rustiche, tra quelle con la maggiore attenzione all’offerta benessere più ampia, dotandosi di questo servizio apistico. Anche l’Austria si è aggiunta alla lista dei Paesi interessati all’apiturismo, insieme all’Inghilterra. Ma se ci facciamo un giro in internet ne troviamo anche in altri Paesi.



E la loro esperienza può valere per la nostra splendida Italia? Dieri di sì. In Italia ne sono sorti, negli ultimi anni una decina ed altri ancora sono in costruzione o in fase di progettazione. Sono presenti da nord a sud; alcuni sorgono in strutture recettive preesistenti (come nella foto accanto) e tutti offrono percorsi didattici e turistici interessanti. Li trovate elencati in questa pagina https://apiebenessere.wordpress.com/apiari-olistici/. Siamo sempre pronti ad aggiornare la mappa e così partecipare allo sviluppo in Italia di questa avventura.
L’Italia sembra stia iniziando a recuperare il gap europeo offrendo però un nuovo modo di fare turismo; un turismo esperienziale che ci permette di conoscere i profumi e le vibrazioni naturali di un territorio. Se aggiungiamo anche le degustazioni che i nostri amici apicoltori possono offrire con i mieli ed i loro prodotti di punta, possiamo parlare dell’apiturismo come di un turismo sensoriale!
a cura del dr. Pietro Paolo Milella
FONTI:
Una risposta a "SIAMO PRONTI PER L’APITURISMO IN ITALIA?…… si può sviluppare anche grazie agli apiari olistici"