Articolo pubblicato sulla rivista “L’Apicoltore Italiano” – numero di Maggio-Giugno 2020
Esploriamo i nostri cinque sensi e scopriamo come sono collegati con il lavoro delle api e come i prodotti delle api possono aiutarli.
Api e Olfatto
Come ci confermano gli studi della D.rssa Pamela Dalton, ricercatrice presso il Monell Chemical Senses Center di Philadelphia, le molecole di profumo entrano nel naso, si legano ai recettori olfattivi in un modo specifico e attivano un segnale nella corteccia olfattiva primaria del cervello, dove si trovano Amigdala ed Ipotalamo centri regolatori delle emozioni, perché collegati al nervo olfattivo, che comunica con il mondo esterno attraverso il naso (odori = richiamano ricordi e sensazioni).
L’ Aromaterapia, consiste nella somministrazione, per via aerea, di molecole salutari presenti, per esempio, negli oli essenziali o nell’aria dell’alveare che può essere inalata sostando in un apiario olistico. Propoli, miele e cera, contengono anche resine ed altre sostanze volatili, alle quali associamo il tipico “odore di alveare” con azione benefica sul nostro sistema respiratorio.
Gli odori arrivano direttamente al sistema limbico e stimolano il sistema nervoso influenzando umore e funzioni fisiologiche.
Dalla cera d’api di 5 anni si estrae, l’olio essenziale di miele, detto anche Assoluto di cera d’api, adatto alle persone iperattive per la sua azione calmante e protettiva (in bagni aromatici, in olio da massaggio, come profumo personale oppure nei diffusori ambientali).
Api e Udito
In volo con le nostre amiche api arriviamo ad esplorare il senso dell’udito!
In musica il canto della Regina è un Sol Diesis oppure un La naturale e la sua durata è di 2 secondi, seguita da suoni intermittenti.
Quando l’ape in volo si avvicina ad un fiore emette un suono, vibrando le ali, che è molto diverso, per esempio, dal “concerto” che si può udire quando l’ape è intenta a bottinare. Chi si prende cura delle Api dà e riceve energia, in uno scambio reciproco che giova all’apparato uditivo perché favorisce il riequilibrio emozionale, si può beneficiare del ronzio delle api (BeeHumming) anche all’interno degli apiari integrati.
Il regno animale ha ispirato una tecnica di respirazione chiamata Bhramari pranayama (respirazione dell’ape) in cui viene prodotto un suono simile al ronzio dell’ape. Bhramari in sanscrito significa “ape”. Questa tecnica è utilizzata nel “Nada yoga“, ovvero lo yoga dei suoni (Nada =suono). Adatta alle persone iperattive (calmante ed anti ansia), genera una sensazione di tranquillità e benessere, stimolando l’attività del sistema nervoso parasimpatico sul sistema cardiovascolare (rallenta la sistole e la diastole ed abbassa la pressione sanguigna). Da evitare in caso di infezioni alle orecchie, per il resto è adatta a tutti, bambini inclusi.
Api e Tatto
Le api non hanno nulla di simile alle nostre mani ma hanno un senso del tatto estremamente sviluppato. Esplorano il mondo utilizzando le loro antenne, proprio come le persone non vedenti con il bastone.
La cute, l’organo più esteso del nostro corpo, contiene milioni di recettori e quando viene sfiorata essi mandano dei messaggi al cervello, che li restituisce sotto forma di impulsi biochimici.
I prodotti dell’alveare possono migliorare la nostra pelle compresa quella delle mani.
Utilizzare il miele come ingrediente di base per molte preparazioni cosmetiche, o da solo, spalmato sul viso, lasciato in posa per circa 15 minuti e poi sciacquato con acqua tiepida, dona alla pelle nutrimento e idratazione. E’ utile in caso di acne, eczemi, psoriasi, couperose e irritazioni. Il miele di qualità, ricco di antiossidanti ed enzimi con alto potere rigenerante e tonificante, nutre in profondità e svolge un’azione anti-age. Con esso si effettua un trattamento detossinante, una sorta di massaggio che stimola la fuoriuscita delle tossine attraverso il sebo presente nei pori della cute, tecnica spiegata nei corsi di apicosmesi.
La propoli può essere utilizzata come purificante per le pelli grasse, in caso foruncoli, psoriasi e scottature solari.
La cera d’api in cosmetica serve per emulsionare le soluzioni, infatti ha la capacità di essere un buon stabilizzante. Previene la disidratazione della pelle, costituendo un film protettivo, che impedisce all’acqua di evaporare, ma permette alla cute di respirare.
Mettiamoci nelle buone mani delle nostre Amiche Api quindi per il benessere della nostra pelle.
Api e Vista
Voliamo ad esplorare il senso della vista.
Vedere non è guardare: gli occhi rappresentano la nostra capacità di osservare, guardarci, guardare gli altri e la vita, perciò hanno bisogno di vedere cose belle.
La fortuna di deliziare la vista osservando il turbinio frenetico di migliaia di api al lavoro tra le geometrie perfette dei favi è uno spettacolo unico, che confonde, emoziona e fa pensare alla resilienza di queste creature. Il mondo delle api è pieno di colori e c’è spazio per ogni sfumatura, chiara o scura, intensa o delicata. Per migliorare la vista utilizziamo il polline fresco congelato: l’Angelo Custode per i nostri occhi; grazie alla presenza di antiossidanti è un alleato nella lotta contro i processi di invecchiamento anche oculare, aiuta a mantenere una visione normale e, da recenti studi pare sia coinvolto nel miglioramento delle condizioni dovute alla maculopatia degenerativa.
Anche il miele aiuta il benessere visivo in maniera indiretta in quanto detossifica il fegato, organo che, secondo la medicina tradizionale cinese è collegato agli occhi. Il fruttosio in esso contenuto energizza le cellule epatiche in quanto rappresenta il carburante per avviare i processi di detossificazione con una ricaduta positiva anche sulla salute dei nostri occhi.
Api e Gusto
Cosa si cela dietro al nostro senso del gusto e come possono deliziarlo e mantenerlo in salute i prodotti dell’alveare?
Nonostante siamo convinti di sentire i sapori con la lingua e con il palato, essi nascono nella nostra mente come memorie. Il miele conserva, sotto forma di sapore, le tracce della memoria del territorio in cui è stato prodotto e questo legame è importantissimo, in quanto permette il recupero e la continuazione della simbiosi Uomo-Natura.
Il miele può regolarizzare la digestione, perché contiene alcune sostanze che rinforzano la nostra flora batterica intestinale. Possiamo bere un abbondante bicchiere di acqua tiepida con un cucchiaio di miele e mezzo limone spremuto ogni mattina a digiuno per contribuire a mantenere il benessere del nostro organismo. In uno studio sulle mucositi orali indotte dalla chemioterapia, sono state utilizzate miscele di miele, olio di oliva e propoli applicate localmente ottenendo segni di miglioramento in minor tempo e con meno effetti avversi rispetto ai risultati ottenuti con gel di benzocaina.
La propoli come antibatterico naturale può essere utilizzata per mantenere in salute la gola e le prime vie respiratorie, ma può anche contrastare le parodontopatie e la piorrea, combattere l’Helicobacter Pylori responsabile dell’ulcera gastrica.
a cura di Elena Angelucci, naturopata, consulente di apiterapia
BIBLIOGRAFIA
- Estratto da “Le Api e i 5 sensi” – di Elena Angelucci (prossimamente in stampa)
- Guida al massaggio completo Edizione Dix –
Lacroix- F. Rinaldi- S. Seager – R.Tanner - Il tempo delle api, lezioni di vita dall’alveare –
Mark L.Vision – 2017 Il saggiatore - Le api biologia, allevamento, prodotti –
Alberto Contessi – Ed. agricole luglio 2016 - elenaangelucci.it
- Afrodita – Isabel Allende – Feltrinelli 1997
- fare del bene.net
- repubblica.it/2008
- Le idee dell’antropologia – Christoph Wulf –
Edizioni Andrea Borsari 2007 – Books google.it – - Rivista online Frontiere luglio settembre 2014 volume 44 numero 175 pagina 197-202